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MODENA. C’è il Gian Carlo umarells, che ricorda le tante passeggiate alla Sacca per verificare lo stato di avanzamento dei cantieri.

E poi c’è il Gian Carlo frate cercone, che grazie a una incessante ricerca di finanziamenti è riuscito a mettere insieme quasi mezzo miliardo di investimenti in dieci anni.

E poi c’è il Gian Carlo politico, che col sorriso fa notare - anche se a qualcuno potrebbe sembrare una minaccia - che «il mio secondo mandato è in scadenza, ma io non scapperò, fino alla fine sarò qui».

E c’è il Gian Carlo papà, che ha passato la notte a sistemare la linea internet per permettere alla figlia Emma di preparare una presentazione per la scuola.

Ieri però erano tutti insieme, per un unico Gian Carlo che ha dato il tradizionale saluto di fine anno alla stampa per l’ultima volta da sindaco, dal momento che il 9 giugno Modena andrà al voto e il terzo mandato, per ora, sarà possibile solo per i Comuni fino a 15mila abitanti.

L’AREA NORD

Un incontro organizzato simbolicamente all’interno della palazzina “Abitare sociale” di via del Mercato, nel cuore di un’area da sempre difficile, ma allo stesso tempo al centro di cambiamenti profondi. «Ho voluto fare questo incontro - ha esordito - dentro la città che cambia. Ricordo bene le notti di dieci anni fa, quando venivamo a vedere com’era la situazione, poi sono tornato regolarmente a verificare l’andamento dei quartieri, perché abbiamo deciso di investire qui, affinché questa diventi una zona attrattiva della città».

Il primo cittadino ha quindi ricordato i tanti progetti che cambieranno faccia alla zona, dal nuovo supermercato Esselunga in costruzione all’ex consorzio agrario al progetto per il “rotore”. «La rigenerazione urbana - ha detto - ha cambiato il paradigma degli ultimi anni, mentre il Piano urbanistico generale è la più grande eredità politica che lasciamo alla nostra comunità».

L’ATTACCO AL GOVERNO

Passando al tema sicurezza, Muzzarelli ha attaccato il governo, accusato di aver «lasciato sola Modena. Un problema che riguarda tanti Comuni - ha ribadito - perché la premier Meloni prima ha detto “vi aiutiamo” all’Anci, salvo poi abbandonarli. Per noi il capitolo “sicurezze urbane” è prioritario, e nonostante le promesse di ogni singolo ministro noi continueremo a chiedere sicurezza e una Questura in fascia A. Noi le risorse per la sicurezza le mettiamo - ha ribadito - e la prossima settimana apriremo il presidio della polizia locale in centro, in piazza Matteotti».

IL TEMA MIGRANTI

Restando sul tema sicurezza, il primo cittadino ha ricordato che gli arrivi dei migranti sono raddoppiati rispetto all’anno scorso, mentre per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, «quest’anno abbiamo gestito 520 ragazzi. E visto che di fatto il loro “papà” sono io, al ministro Piantedosi ho detto “fammi fare il papà”, dammi le regole per farlo».

A questo proposito, Muzzarelli ha ricordato il mancato finanziamento dei corsi per minori stranieri e il progetto per una residenza per stranieri regolari e con un lavoro che non riescono a trovare casa: «Oggi abbiamo lo spazio, messo a disposizione da un privato a Porta Aperta, ma dobbiamo trovare 300mila euro per realizzarlo».

LA QUESTIONE RIFIUTI

Muzzarelli ha quindi affrontato il tema della raccolta differenziata porta a porta, con i tanti problemi nati durante il percorso: «Ringrazio i modenesi - ha detto - perché in una situazione decisamente “incasinata” hanno fatto un mezzo miracolo. Passare dal 58 al 78% di raccolta differenziata è un dato straordinario. Certo - ha confidato - se tornassi indietro qualcosa in più lo farei: delegherei meno e ci metterei la testa io. Detto questo - ha chiuso - oggi c’è una fase 2 in corso, la stiamo monitorando, poi a gennaio faremo il punto, e se servirà ci sarà anche una fase 3».

QOSHE - Il sindaco: «Sicurezza e minori stranieri, Modena lasciata sola da Roma» - Luca Gardinale
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Il sindaco: «Sicurezza e minori stranieri, Modena lasciata sola da Roma»

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23.12.2023

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MODENA. C’è il Gian Carlo umarells, che ricorda le tante passeggiate alla Sacca per verificare lo stato di avanzamento dei cantieri.

E poi c’è il Gian Carlo frate cercone, che grazie a una incessante ricerca di finanziamenti è riuscito a mettere insieme quasi mezzo miliardo di investimenti in dieci anni.

E poi c’è il Gian Carlo politico, che col sorriso fa notare - anche se a qualcuno potrebbe sembrare una minaccia - che «il mio secondo mandato è in scadenza, ma io non scapperò, fino alla fine sarò qui».

E c’è il Gian Carlo papà, che ha passato la notte a sistemare la linea internet per permettere alla figlia Emma di preparare una presentazione per la scuola.

Ieri però erano tutti insieme, per un unico Gian Carlo che ha dato il tradizionale saluto di fine anno alla stampa per l’ultima volta da sindaco, dal momento che il 9 giugno Modena andrà al voto e il terzo mandato, per ora,........

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