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Reggio Emilia Riuscivano a evadere le imposte sui redditi e l’Iva grazie alle fatture inesistenti, emesse da una società cosiddetta "cartiera" che aveva come oggetto sociale dichiarato: "attività delle concessionarie di pubblicità". Ventisei indagati - tra cui il presidente dell’Hellas Verona Maurizio Setti - perquisizioni e sequestri a carico di 22 società che utilizzavano le fatture per operazioni inesistenti per una cifra complessiva superiore a 10 milioni. Questo il bilancio della maxi indagine "Cyrano", condotta della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, guidata dal comandante Ivan Filippo Bixio (in particolare dal nucleo di Polizia economico finanziaria) e dalla Squadra Mobile guidata da Guglielmo Battisti della Questura di Reggio Emilia. Ieri mattina all’alba, su delega della Procura di Reggio Emilia diretta da Calogero Gaetano Paci, oltre 100 militari delle Fiamme Gialle e agenti della Polizia di Stato hanno dato esecuzione a un "decreto di perquisizione personale e locale e informazione di garanzia" emesso nei confronti di 26 tra persone fisiche e società, delle quali 22 coinvolte anche dalle perquisizioni per fatti avvenuti tra il 2018 e il 2019.Il meccanismo è quello della cartiera, la società che produce... carta.

La cartiera emette fatture per operazioni inesistenti a favore di un altro soggetto commerciale che utilizza il documento in contabilità per caricare costi fittizi. Questo meccanismo consente di abbattere il reddito imponibile. Tanto più l’azienda è caricata di costi, tanto più il delta tra costi e ricavi si restringe. Sono documenti che danno una parvenza di legittimità a un’operazione commerciale illecita. Ci sono anche volti noti coinvolti dall’indagine "Cyrano". Tra questi, il presidente dell’Hellas Verona, il pioniere del tessile abbigliamento carpigiano Maurizio Setti. La società sportiva prende le distanze, indicando che «la Guardia di Finanza sta effettuando un’indagine su una società terza e non sull’Hellas Verona». Tra gli indagati c’è anche una società di Novara in possesso della licenza per la gestione di due canali sportivi sulla piattaforma Sky (l’emittente è estranea ai fatti).

Tra i presunti beneficiari della "cartiera" anche una società dell’Appennino reggiano, la Gbo Motorsport, che si occupa di manutenzione e riparazione di motocicli e ciclomotori e l’associazione sportiva dilettantistica "Folgore Rubiera" di Angelo Ricchetti. Ancora, l’operazione si è estesa in Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia e Toscana. Le società coinvolte sono soprattutto del mondo calcistico, nella creazione dei programmi televisivi e nei comparti legati all’edilizia, alla meccanica, su più segmenti, e al trasporto merci. L’indagine si chiama "Cyrano" non per qualche qualità riconducibile agli indagati, bensì trae ispirazione dal personaggio. Come Cyrano è il simbolo del fantasticare, la prassi delle società cartiera e delle fatture false è legata alla simulazione. E proprio nel meccanismo della simulazione si basa la struttura generale delle frodi. L’operazione scaturisce a Reggio Emilia perché uno dei due soggetti che gestivano la società cartiera, indicata come la "produttrice" delle fatture, era già stato indagato nel processo Billions, che ha il suo cuore a Reggio Emilia.

Processo che, anche in questo caso, verte su un presunto maxi giro di fatture false, proprio come l’indagine "Cyrano". Entrando nel dettaglio, le indagini hanno consentito di verificare l’esistenza della società considerata cartiera e nata, appunto, per emettere fatture per operazioni inesistenti e ricevere bonifici da società reali, conosciute per la struttura operativa e commerciale. Si tratta della D.A.L. Worldwide distribution srl, con sede a Modena. Sul conto corrente della società gli

investigatori hanno notato che venivano effettuati sostanziosi accrediti tramite bonifici e prelievi quasi istantanei in più uffici postali con sede in Emilia Romagna e in Veneto, fino ad esaurire la scorta. Analizzando la giacenza a disposizione della società sul conto corrente, si è arrivati a notare che i bonifici provenivano da aziende con sede in Italia: oltre 2.000 i prelievi in contanti tramite gli sportelli per un importo che supera i 3 milioni e 200.000 euro.

Inoltre, venivano anche effettuati bonifici verso società con sede all’estero. In un caso specifico, è stato accertato che un conto corrente aperto nel 2019 in una filiale bancaria di Modena è stato alimentato in un periodo di poco più di due settimane per più di 450.000 euro. E anche in questo caso la giacenza è stata quasi subito azzerata tramite bonifici verso le società estere che non trovavano giustificazioni, dal momento che non erano abbinati alla relativa fatturazione. La genesi dell’ipotesi di reato risale a due operazioni bancarie che da subito hanno insospettito gli inquirenti. Una di queste transazioni riguarda un trasferimento di fondi diretto dall’Italia verso la Croazia. La seconda, invece, è un giroconto su un altro conto intestato sempre alla D.A.L. Worldwide distribution srl per quasi 500.000 euro. La sede legale della società corrisponde a un’associazione di consulenza fiscale. Non risultano, però altri luoghi fisici o riferimenti legati ad altre attività.

QOSHE - Fatture false, frode milionaria: bufera nel mondo dello sport - Serena Arbizzi
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Fatture false, frode milionaria: bufera nel mondo dello sport

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07.12.2023

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Reggio Emilia Riuscivano a evadere le imposte sui redditi e l’Iva grazie alle fatture inesistenti, emesse da una società cosiddetta "cartiera" che aveva come oggetto sociale dichiarato: "attività delle concessionarie di pubblicità". Ventisei indagati - tra cui il presidente dell’Hellas Verona Maurizio Setti - perquisizioni e sequestri a carico di 22 società che utilizzavano le fatture per operazioni inesistenti per una cifra complessiva superiore a 10 milioni. Questo il bilancio della maxi indagine "Cyrano", condotta della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, guidata dal comandante Ivan Filippo Bixio (in particolare dal nucleo di Polizia economico finanziaria) e dalla Squadra Mobile guidata da Guglielmo Battisti della Questura di Reggio Emilia. Ieri mattina all’alba, su delega della Procura di Reggio Emilia diretta da Calogero Gaetano Paci, oltre 100 militari delle Fiamme Gialle e agenti della Polizia di Stato hanno dato esecuzione a un "decreto di perquisizione personale e locale e informazione di garanzia" emesso nei confronti di 26 tra persone fisiche e società, delle quali 22 coinvolte anche dalle perquisizioni per fatti avvenuti tra il 2018 e il 2019.Il meccanismo è quello della cartiera, la società che produce... carta.

La cartiera........

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