Tra la sua discesa in prima persona e la scelta delle altre candidature il segretario del Pd ha scelto le elezioni del 9 giugno per provare a risollevare se stessa ed il partito

Elly Schlein ha finalmente tagliato il nodo di Gordio. La segretaria sceglie di rischiare tutto e andare all in. Ha deciso di candidarsi alle europee in prima persona, nonostante i sondaggi non siano entusiasmanti e la sua leadership non abbia bucato lo schermo. Ma è andata oltre ancora e imposto alla direzione nazionale, dove non c’è unanimità perché tre dirigenti sono contrari, di inserire il suo nome nel simbolo del Pd copiando tutti i suoi avversari di destra con gran sdegno di tanti grandi vecchi di sinistra a partire da Romano Prodi.

Finito? No, perché la segretaria del Pd mette in posizioni preminenti uomini e donne esterne al partito che ha scelto personalmente. Lucia Annunziata, Marco Tarquinio, Cecilia Strada, Jasmine Cristallo sono tutte invenzioni di Elly Schlein.

Cosa vuole fare la segretaria con questo colpo di teatro è evidente: salvare la propria leadership, blindare il partito, piegare Giuseppe Conte dopo le europee. L’operazione è ad alto rischio perché se non funziona Schlein si vedrà presentare il conto dalle correnti insoddisfatte del Pd, che sono molte, e ciò significherebbe quasi certamente dimissioni. Se invece Schlein ottenesse una buona percentuale (almeno il 21-22% dei consensi) che la portasse di parecchio sopra al Movimento 5 Stelle avrebbe consolidato la sua credibilità e la sua presa sul Pd.

La segretaria con questa formazione, le tante candidature esterne ed identitarie, immagina uno scenario di bassa affluenza in cui il riconoscimento in personaggi noti e “di sinistra” possa mobilitare gli elettori del Pd. Non a caso ha cambiato anche la composizione dei candidati: dalla linea atlantista si passa ad una più ambigua, con dentro molti pacifisti. Ci si sposta, dunque, a sinistra e si spera che il richiamo identitario, antifascista e pacifista convinca elettori non proprio entusiasti, come mostrano i risultati locali, a credere nel progetto Schlein senza lasciarsi sedurre dalle sirene populiste di Giuseppe Conte.

QOSHE - Elly Schlein si candida alle europee facendo «all in», per salvarsi - Lorenzo Castellani
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Elly Schlein si candida alle europee facendo «all in», per salvarsi

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22.04.2024

Tra la sua discesa in prima persona e la scelta delle altre candidature il segretario del Pd ha scelto le elezioni del 9 giugno per provare a risollevare se stessa ed il partito

Elly Schlein ha finalmente tagliato il nodo di Gordio. La segretaria sceglie di rischiare tutto e andare all in. Ha deciso di candidarsi alle europee in prima persona, nonostante i sondaggi non siano entusiasmanti e la sua leadership non abbia bucato lo schermo. Ma è andata oltre ancora e imposto alla direzione nazionale, dove non c’è unanimità perché tre........

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