Un anno fa, sul piano della politica estera del nascente governo Meloni, molti osservatori internazionali temevano che con la vittoria della coalizione di destra l’Italia potesse imboccare la via dell’euroscetticismo e avviare una politica economica insostenibile per le finanze dello Stato. Oggi, dopo un anno, possiamo sostenere che questo non è accaduto. Per gli aspetti fondamentali – bilancio pubblico, Next Generation EU, sostegno all’Ucraina e a Israele – l’Italia del governo Meloni si è inserita senza particolari resistenze nelle linee della politica europea e atlantica. Su altri dossier, come l’immigrazione, le politiche di liberalizzazione, l’attuazione delle politiche green, i diritti civili, il governo italiano è rimasto fedele ai propri propositi elettorali e alla propria identità politica.
Ad ogni modo, per le motivazioni illustrate, la trasformazione completa in una coalizione moderata non sarebbe possibile. Tuttavia, se consid...
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