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Per gentile concessione del Catholic Herald, proponiamo di seguito in una nostra traduzione un articolo di John Lavenburg apparso martedì 2 aprile nel sito del mensile cattolico britannico. La versione originale inglese del testo è disponibile in questa pagina.

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Dovendo far fronte a oltre 250 cause legali incentrate su accuse di abusi sessuali su minori perpetrati a partire dagli anni Cinquanta da membri del clero e altri impiegati, la diocesi di Sacramento, California, ha presentato istanza di bancarotta come mezzo per risarcire le vittime.

La diocesi ha reso nota la richiesta di fallimento il 1° aprile, circa quattro mesi dopo che il vescovo di Sacramento Jaime Soto aveva annunciato l’intenzione di presentarla. Il 1° aprile monsignor Soto ha dichiarato che il processo di riorganizzazione fallimentare consentirà alla diocesi di offrire una risposta alle vittime di abusi.

“Ci sono molte vittime-sopravvissuti che hanno sofferto a lungo a causa dei peccati vergognosi commessi contro di loro”, ha dichiarato Soto in un comunicato. “Questo processo di riorganizzazione mi permetterà di rispondere loro nel modo più equo possibile”.

Come si legge nell’istanza di fallimento, un tribunale sovrintenderà alla ripartizione dei beni disponibili per soddisfare le richieste di risarcimento nei confronti della diocesi. Secondo i documenti del tribunale, la diocesi ha all’incirca tra i 200 e i mille creditori, e attività e passività per un valore stimato tra i 100 e i 500 milioni di dollari.

Le vittime dei presunti abusi avranno una rappresentanza in tribunale durante il processo e sarà istituito un fondo per distribuire i fondi alle parti offese. La diocesi sostiene che senza il processo per bancarotta i fondi verrebbero esauriti dai primi casi che andranno in giudizio, senza lasciare nulla per le altre vittime.

Quando nel dicembre 2023 la diocesi ha annunciato l’intenzione di presentare istanza di fallimento, ha anche fatto sapere che durante il processo di riorganizzazione il suo lavoro pastorale proseguirà e che la presentazione dell’istanza le consentirà di continuare a sostenere le parrocchie e le opere di carità mentre si cerca un accordo.

Soto ha sottolineato che i soli responsabili dell’attuale situazione della diocesi sono gli autori degli abusi.

“È il peccato ripugnante dell’abuso sessuale – e il fallimento da parte delle guide della Chiesa nell’affrontarlo nel modo adeguato – che ci ha portato a questo punto. Devo espiare questi peccati”, ha detto Soto. “Unitevi a me nella preghiera per la guarigione delle vittime-sopravvissuti. Il dolore che è stato inflitto loro dura tutta la vita, dunque la nostra espiazione dovrà essere un impegno a vita”.

Le centinaia di cause a cui la diocesi di Sacramento si trova a dover fare fronte sono il risultato della legge AB 218 della California, che ha abolito la prescrizione per le denunce di abusi sessuali su minori per un periodo di tre anni, dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022.

Questa legge e altre norme simili che sono entrate in vigore a livello nazionale hanno portato diverse diocesi a ricorrere alla bancarotta per cercare di risolvere le cause intentate contro di loro.

A causa di questa riforma in California negli ultimi anni hanno presentato istanza di fallimento l’arcidiocesi di San Francisco e le diocesi di Oakland, San Diego e Santa Rosa.

Altre diocesi californiane in passato hanno detto invece di non avere intenzione di dichiarare bancarotta, nonostante le cause legali contro di loro. Si stima che, da quando è stata approvata la legge, siano state intentate 3.000 cause contro la Chiesa in California.

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Sacramento, diocesi in bancarotta: troppe cause per abusi dopo l’abolizione della prescrizione

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07.04.2024
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Per gentile concessione del Catholic Herald, proponiamo di seguito in una nostra traduzione un articolo di John Lavenburg apparso martedì 2 aprile nel sito del mensile cattolico britannico. La versione originale inglese del testo è disponibile in questa pagina.

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Dovendo far fronte a oltre 250 cause legali incentrate su accuse di abusi sessuali su minori perpetrati a partire dagli anni Cinquanta da membri del clero e altri impiegati, la diocesi di Sacramento, California, ha presentato istanza di bancarotta come mezzo per risarcire le vittime.

La diocesi ha reso nota la richiesta di fallimento il 1° aprile, circa quattro mesi dopo che il vescovo di Sacramento Jaime Soto aveva annunciato l’intenzione di presentarla. Il 1° aprile monsignor Soto ha dichiarato che........

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