La scuola alberghiera di Montecatini, alcune esperienze significative a fianco di maestri della cucina e poi Stefano Pinciaroli inizia la sua sfida con la cucina d’autore e grazie alle sue capacità e alla propensione verso la tecnica e la tecnologia, inizia letteralmente a correre nel mondo della ristorazione. Scopre fin da subito di avere grandi affinità con la fantasia e l’innovazione, bravo nel giocare con i prodotti, con i sapori, con le cotture.

Il suo primo Ristorante, “PS”, lo apre in centro a Cerreto Guidi nell’aprile del 2010, in una location dove arredi moderni e un piacevole spazio esterno, attivo nella buona stagione, rendono molto piacevole la sosta gastronomica cerretese. Consensi e nome crescono velocemente, in 10 anni di proficuo lavoro con il quale Stefano si fa conoscere in Toscana e nel resto d’Italia. Al suo fianco il cognato, Lorenzo Caponi, addetto al coordinamento generale e alla gestione dei vini.

La svolta arriva dopo una serrata corte, che gli viene fatta, per trasferire il suo locale e il suo nome in un podere nelle campagne di Cerreto Guidi, in quella che ambiziose visioni vogliono far diventare un grande ed esclusivo progetto dedicato alla qualità agroalimentare e all’accoglienza, sotto l’egida della piena e totale sostenibilità.

Così, a giugno del 2020 inizia la nuova avventura di “PS” e di Stefano Pinciaroli, a Villa Petriolo, distante qualche chilometro dal centro di Cerreto Guidi, in ambienti nuovissimi risorti dai ruderi di una storica tenuta del 1500, all’interno della quale, sempre insieme all’inseparabile Lorenzo, decide di dar vita a due locali, un ristorante gourmet e un osteria, mantenendo la sigla “PS” – iniziali del suo nome – ormai conosciutissimo in Toscana, per il gourmet e utilizzando il nome “Golpaja”, proveniente dalla vecchia azienda, per l’osteria.

Nella ricostruzione dei vari casolari, sono state realizzate anche una quarantina di camere, una spa, un negozio, piscine e ambienti dedicati al benessere dell’ospite, e tutto intorno, una ricchezza incredibile, fatta di agricoltura, allevamenti animali, viticoltura e molto altro, distribuita su 180 ettari, a pochi passi dalle cucine dei due ristoranti, ricchezza dalla quale Stefano attinge a piene mani, da una sorta di miniera alimentare a cielo aperto, i cui diamanti li ritrovi tutti nei piatti presenti nei menu e grazie a questi pregi, nel 2022 arriva anche la “Stella Verde Michelin”.

Le due cucine, entrambi a vista, si differenziano tra pregevoli creazioni, ricche di fantasia ed eleganti elaborazioni per il ristorante gourmet e coreografici piatti di cucina tradizionale, con tocchi innovativi, ricchi di sapore e toscanità per Golpaja.

Daniele Nannetti, amministratore delegato della tenuta, parla entusiasta di progetti andati a buon fine ed altri, sempre più intraprendenti e affascinanti, in corso.

“Petriolo è un progetto che riproduce l’idea del sistema villa-fattoria sostenibile, agricoltura rigenerativa e filosofia del non spreco per l’ottimizzazione del sistema. Cerchiamo di recuperare l’epoca d’oro di questo borgo rurale, utilizzando le risorse del territorio circostante. Cerchiamo di parlare di Toscana, a tutti, all’Italia e al resto del mondo, attraverso la terra, che ci racconta tutto ciò che si può trovare a Petriolo. Dopo la parte agricola e agrituristica stiamo sviluppando la parte del benessere, dalla terra all’essere umano, come la nostra spa, corredata dai nostri prodotti cosmetici, erbe officinali e integratori alimentari, tutti firmati Petriolo, o un ennesimo progetto di ristorazione, sotto il nome “Mater”, vegetariano e vegano, nel nuovo outlet, che abbiamo appena finito di realizzare”.

Quindi chi va a trovare Stefano Pinciaroli, a Villa Petriolo, oltre al palato, può curare anche il corpo e la mente, tra le belle colline toscane, accolti in nuovissime ed eleganti camere e suite in stile classico, dotate di ogni confort, iniziando la giornata con una colazione internazionale, scegliere poi di fare lunghe passeggiate sulle colline o rilassandosi in piscina, decidendo poi dove e cosa mangiare, tra gourmet o toscano. Senza dimenticare l’aperitivo del tardo pomeriggio.

Nella buona stagione si attivano gli spazi esterni dei due ristoranti, che permettono di pranzare e cenare sulle storiche colline, accompagnati da bellissimi tramonti.

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QOSHE - Villa Petriolo, gioielli da mangiare - Claudio Mollo
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Villa Petriolo, gioielli da mangiare

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07.03.2024

La scuola alberghiera di Montecatini, alcune esperienze significative a fianco di maestri della cucina e poi Stefano Pinciaroli inizia la sua sfida con la cucina d’autore e grazie alle sue capacità e alla propensione verso la tecnica e la tecnologia, inizia letteralmente a correre nel mondo della ristorazione. Scopre fin da subito di avere grandi affinità con la fantasia e l’innovazione, bravo nel giocare con i prodotti, con i sapori, con le cotture.

Il suo primo Ristorante, “PS”, lo apre in centro a Cerreto Guidi nell’aprile del 2010, in una location dove arredi moderni e un piacevole spazio esterno, attivo nella buona stagione, rendono molto piacevole la sosta gastronomica cerretese. Consensi e nome crescono velocemente, in 10 anni di proficuo lavoro con il quale Stefano si fa conoscere in Toscana e nel resto d’Italia. Al suo fianco il cognato, Lorenzo Caponi, addetto al coordinamento generale e alla gestione dei vini.

La svolta arriva dopo una serrata corte, che gli viene fatta, per trasferire il suo locale e il suo nome in un podere nelle campagne di Cerreto Guidi, in quella........

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